La pipa per erba è un dispositivo utilizzato per consumare (fumare, per essere più precisi) marijuana e hashish da millenni. Le prime pipe risalgono infatti a circa 4mila anni fa e, ancor oggi, resta uno degli strumenti preferiti dagli appassionati per godersi un po’ di sana marijuana legale.
Cerchiamo dunque di scoprire qualcosa in più sul suo funzionamento, sulla sua storia e – soprattutto – sui vantaggi che offre agli utilizzatori.
Cos’è e a cosa serve la pipa per l’erba
La pipa per l’erba è un accessorio per chiunque, fumatori esperti e principianti.
Tutti i modelli sono composti da alcuni elementi di base: un braciere, in cui si deposita e si brucia la marijuana, una frizione, che agevola il tiro del fumo e fa da filtro verso la camera in cui il fumo scorre, fino al bocchino, dove si posano le labbra per aspirarlo.
La praticità dello strumento ne ha decretato l’enorme successo nel tempo, nonché la declinazione in molti modelli differenti.
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La storia della pipa per marijuana
La forma più comune di pipa per marijuana, oggi, è quella del chillum: come anticipato, le sue origini sembrerebbero risalire all’antico Egitto e la sua storia affonderebbe le radici nel 2000 a.C.
Inizialmente, lo strumento veniva utilizzato a fini cerimoniali, esattamente come accadeva anche presso le popolazioni precolombiane del Nord, Centro e Sud America: usarle durante i riti locali intensificava le attività di preghiera, segnava la fine o l’inizio di guerre e battaglie, ma celebrava anche i ritrovi sociali, importanti momenti di condivisione e riconciliazione.
L’utilizzo specifico delle pipe per consumare cannabis, invece, ebbe origine probabilmente in Asia, dove da sempre si coltivano piante di marijuana di molte qualità diverse.
Come usare la pipa per la marijuana
Utilizzare la pipa per fumare marijuana è piuttosto semplice: il primo passaggio irrinunciabile è quello di sbriciolare l’erba con un grinder. Meglio evitare di farlo a mano, uno strumento dedicato permette di ottenere un risultato migliore e più omogeno.
Successivamente, dopo aver posizionato la retina nel braciere, è possibile riempire la pipa in modo omogeneo, con l’erba tritata. Pressare il composto aumenta la resa, offrendo un’esperienza più gradevole.
Infine, si accende la pipa: se si utilizza un accendino, meglio apporre immediatamente la fiamma alla marijuana presente nel braciere, se invece si usa un fiammifero, la soluzione ideale è lasciarlo bruciare qualche secondo prima di applicare la fiamma.
A pipa pronta, non resta che inalarne il fumo, aspirando con la bocca, alternando respiri profondi e altri più brevi e, soprattutto, godendosi la fumata in totale relax.
Tutti i vantaggi della pipa per l’erba
La pipa è uno degli strumenti preferiti per fumare erba, poiché offre diversi vantaggi.
È veloce da preparare e facile da utilizzare, in pochi istanti è tutto pronto, evitando i lunghi preparativi delle sigarette artigianali.
Produce meno fumo, riducendo gli odori, dando dunque meno fastidio a eventuali non fumatori che condividono gli stessi spazi.
Favorisce la condivisione dell’esperienza, ma è ideale anche per fumare da soli: il suggerimento, se si fuma spesso in compagnia, è di acquistare una pipa più grande, così da non doverla continuamente ricaricare.
Infine, la pipa per erba è generalmente economica e facile da pulire, dura a lungo e può essere trasportata in ogni dove, diventando una fedele compagna di viaggio.