Cos’è il charas, una delle migliori varietà di hashish

Un nome quasi mitico evoca sorrisi tra gli appassionati della canapa di tutto il mondo: charas.

Si tratta di un estratto della cannabis, un tipo di hashish particolarmente pregiato, originario delle regioni asiatiche del Pakistan e del Nepal. A renderlo così unico è il metodo di preparazione, che avviene per estrazione dalle infiorescenze fresche (tagliate da poco o su piante ancora vive), mentre il fumo normale viene prodotto da infiorescenze o parti vegetali essiccate.

Inoltre, l’estrazione del charas viene effettuata manualmente, tramite sfregamento, risultando ancor più efficace: raccolta in palline o stecchette, si presenta sul mercato come un vero toccasana per corpo e mente, una qualità di hashish eccellente e molto efficace, soprattutto nella sua versione legale, ovvero con THC regolamentato e ricchissima di CBD.

 

La storia del charas

La storia del charas è ormai più che millenaria: allora come oggi, le infiorescenze di cannabis venivano lavorate a mano in India, in Pakistan e in Nepal, soprattutto nella valle di Parvati e nel Kashmir. L’Himalaya sullo sfondo culla questa tradizione tramandata di generazione in generazione, con le piante coltivate liberamente sulle pendici delle montagne e sapienti contadini a prendersene cura.

Come spesso accade da quelle parti, l’hashish ha a che vedere con la spiritualità e le pratiche religiose della popolazione locale, tanto che la divinità Shiva è spesso rappresentata nell’atto di fumare un chillum e alcuni riti prevedono il consumo di charas

 

 

Come si produce il charas

Ed è proprio ai piedi del massiccio con le vette più alte della terra che si può veder produrre, da secoli, la miglior varietà di charas.

Il charas si forma usando boccioli di cannabis al principio della loro maturità: questa particolare scelta lo rende estremamente malleabile e denso. Come detto, l’intervento manuale è decisivo per preservare l’essenza delle piante, evitare l’intromissione di scarti e garantire l’altissima qualità del prodotto finale.

La produzione di charas richiede pazienza, ore di lavoro e molta marijuana: con i palmi delle mani si sfregano le infiorescenze fresche (raccolte due settimane prima della completa maturazione) e, dopo qualche minuto, sulla pelle compare uno strato di resina scura. Si tratta dei tricomi della pianta, un estratto molto forte.

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Quali sono il sapore e l’aroma del charas

Il charas ha caratteristiche uniche e specifiche: il suo sapore e l’aroma sono inconfondibili e si differenziano da quelli di altre tipologie di hashish per l’intensità, innanzitutto, ma anche per un sentore fresco, addirittura balsamico.

Questo mix lo rende non solo distinguibile, ma anche migliore, sia per quanto riguarda le sensazioni, con un gusto pungente, sia mentre lo si consuma, con effetti decisamente rilassanti anche con quantità modiche.

Il charas CBD, nello specifico, risulta facile da lavorare, con un aroma pungente e speziato, capace di infondere un profondo benessere a tutto il corpo.

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Come si fuma il charas

Come da tradizione, il modo migliore per godere di tutta la bontà del charas è quello di fumarlo tramite chillum, così da sentire tutta la forza di secoli di storia, la natura selvaggia delle regioni da cui proviene e assaporarne non solo la qualità, ma anche la magia dei gesti rituali.

In alternativa, è sempre possibile fumarlo in una sigaretta rollata a mano, con o senza tabacco aggiunto, o vaporizzarlo in appositi bong.

Ogni occasione è buona per provare uno degli hashish più pregiati, meglio se nella sua versione legale!