Nel settore della canapa (legale e non), uno dei prodotti più noti e popolari è l’hashish. Prodotto sin dall’antichità e noto a moltissime popolazioni da millenni, si può trovare in sfere ma anche in panetta. Ultimamente si sta sempre più diffondendo anche la sua versione light, ovvero priva di THC e perciò legale, ma molti ancora si domandano della differenza tra la forma sferica e quella a parallelepipedo.
Cerchiamo di capirne di più.
Che cos’è l’hashish in panetta
Come ormai noto, l’hashish è composto dai tricomi della pianta della cannabis, ovvero dai piccoli peli che ricoprono le cime delle foglie della pianta, che donano al prodotto una consistenza resinosa e appiccicosa. I tricomi sono il ricettacolo dei principi attivi delle cime, ovvero del THC (principio attivo psicotropo) e del CBD (principio attivo buono, che abbonda nella cannabis legale). I tricomi da cui si ricava l’hashish sono presenti soprattutto nelle infiorescenze delle piante mature.
Il composto ricavato dalla pulizia delle cime, detto kief, viene poi pressato e, normalmente, riscaldato, per poi farne delle piccole sfere o, a volte, dei veri e propri panetti.
Ma perché a volte si opta per questa forma particolare? Il motivo è duplice: per la consistenza dell’hashish e per le dimensioni che si vogliono ottenere. La resina più morbida, spesso lavorata manualmente, è più semplice conservarla in piccole palline; quella più solida e compatta, invece, è ideale per la realizzazione di panetti che pesano di solito tra i 100 e i 250 grammi.
Se vuoi saperne di più sull’origine di questo prodotto leggi il nostro approfondimento su come si produce l’hashish.
Le caratteristiche della panetta di hashish
Oltre al peso che, come abbiamo appena visto, può variare e non di poco secondo le scelte e la comodità dei produttori, la panetta di hashish si distingue per le dimensioni, anch’esse piuttosto variabili (da pochi centimetri a una spanna di lunghezza), e per la sua gamma di possibili colori, con sfumature che spaziano dal marrone scuro al marroncino, tonalità giallognole qua e là, punte che arrivano al nero.
Panetta di hashish: differenze tra quella legale e quella illegale
La domanda che molti appassionati si fanno è: che differenza c’è tra una panetta di hashish legale e la sua versione illegale? La risposta è piuttosto semplice: forma, peso e aspetto esteriore sono pressoché identici, mentre quel che cambia è essenzialmente il contenuto.
La versione legale è ricavata da kief di piante di cannabis light, ovvero sostanzialmente prive di THC, cioè il principio attivo psicotropo che rende le altre piante illegali (almeno in Italia). L’hashish in panetta ricavato da questa materia prima è dunque acquistabile liberamente ed è ricchissimo di CBD, ovvero del principio attivo benefico naturalmente contenuto nella marjuana. Consistenza, profumi e sapori della panetta di hashish legale sono in pratica gli stessi della versione illegale, ma non c’è quasi traccia di THC.
La presenza di quest’ultimo caratterizza la panetta illegale che, lo ricordiamo, non è né vendibile né acquistabile nel nostro Paese.
Come si riconosce una panetta di qualità
Ma come è possibile individuare una panetta d’hashish di buona qualità? Innanzitutto, occorre guardare il prodotto: se la superficie è grezza, potrebbe trattarsi di ottimo hashish setacciato a secco, che si caratterizza anche per il colore marrone o biondo, se pressato delicatamente, oppure bruno scuro, compatto e lucido, se pressato con più forza. Sono da evitare i panetti che tendono al verde, colore che indica una eccessiva presenza di residui vegetali, e quelle troppo dure: la malleabilità, infatti, è generalmente sintomo di qualità.
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