Legale, light, dalle diverse profumazioni ma… quali sono le tipologie di marijuana disponibili sul mercato? Troppo spesso ci si limita a scegliere la propria erba in base a descrizioni sommarie, senza conoscerne origine, caratteristiche, varietà. Prima di eleggere la propria preferita, insomma, conviene conoscere le sottospecie principali e qualcuno dei loro segreti. Anche perché da ciò dipendono i diversi prezzi dell’erba legale.
Ecco un breve vademecum utile a tutti gli appassionati.
Le tre principali varietà: sativa, indica, ruderalis
Generalmente, si tende a organizzare le piante di cannabis secondo tre sottospecie principali: sativa, indica, ruderalis. A volte queste tipologie vengono incrociate in fase di coltivazione, così da ottenere ibridi con caratteristiche interessanti, particolari concentrazioni di cannabinoidi o renderli più resistenti a specifiche condizioni ambientali.
- Marijuana sativa: è una varietà tipicamente coltivata in zone calde e umide, spesso tropicali, come il Centro America (Messico e Colombia su tutte), il Sud Est Asiatico (soprattutto in India) e l’Africa del Nord. Si riconosce per le grandi foglie con diramazioni lunghe e sottili, come fossero dita, e può crescere anche fino ai cinque metri d’altezza. Ampiamente utilizzata in campo medico, si caratterizza per i suoi effetti calmanti e anti-depressivi, in grado di rilassare corpo e mente. Presenta anche un effetto stimolante ed euforizzante.
- Marijuana indica: varietà tipica delle zone più fredde e aspre, come quelle montane e dei massicci asiatici, la si trova spesso coltivata nell’area himalayana. Nonostante il contesto in cui si trova a crescere sia spesso impervio, questa tipologia di erba ama l’esposizione intensa e prolungata al sole. Può proliferare anche in zone aride, grazie alla sua forma tozza, con rami nodosi e intrecciati attorno al fusto (che generalmente non supera il metro e mezzo di altezza), utile a proteggerne le foglie. Le infiorescenze si manifestano a grappoli, nei pressi dei nodi, dando alla indica l’aspetto di un cespuglio con foglie bulbose e seghettate. Si tratta di una sottospecie usata per lenire dolori cronici, con effetti sedativi e rilassanti.
- Marijuana ruderalis: si tratta di una varietà capace di proliferare in zone remote e difficili del Pianeta, come la Siberia, grazie alla bassa statura e a foglie piccole, che richiamano la forma di palma. Resistente ai climi rigidi, colonizza il territorio con fitte distese: per i suoi bassi contenuti di THC, è spesso utilizzata per ottenere ibridi con alti contenuti di CBD, legali e assolutamente naturali, che trovano applicazione nei campi più disparati. La somiglianza con la canapa da fibra, ne ha limitato gli utilizzi a scopo terapeutico o ricreativo.
Qual è la migliore cannabis light?
Rispondere a questa domanda non è semplice, perché molto dipende dai gusti personali e dalle diverse applicazioni del prodotto. Si può scegliere tra diverse varietà, pure o ibride, indirizzandosi attraverso criteri quali aroma, retrogusto, intensità degli stessi, effetti sull’organismo.
Il mercato, online e non solo, offre moltissime soluzioni per soddisfare le specifiche esigenze di ogni consumatore: la cosa più importante è verificare la provenienza e la qualità della marijuana, la sua origine naturale e la sua tracciabilità, così da evitare brutte sorprese.
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